Gemellaggio con Gerusalemme

Carissimi,
mi chiamo Francesco De Ruvo. Sono un salesiano genovese di nascita e adesso mi trovo a Gerusalemme dove ho iniziato gli studi di teologia che mi porteranno al sacerdozio. Da quando avevo 14 venivo sempre alla preghiera mensile con mio fratello e i miei amici e insieme alla diocesi ho partecipato all’incontro di dicembre a Barcellona 2000/2001. Entrato nei salesiani non ho avuto più modo di partecipare alla preghiera nelle città in cui mi trovavo, finchè quest’anno in Terra Santa ho pensato perchè non iniziare noi in comunità la preghiera mensile?….dopo aver contattatto i fratelli di Taizè che mi hanno detto non esserci nessuna presenza quà a Gerusalemme, abbiamo iniziato tre mesi fa. Ringraziando il buon Dio abbiamo avuto alcuni partecipanti esterni (di altre confessioni religiose e anche alcuni ebrei) e con loro alcuni confratelli della comunità. Non possiamo e non dobbiamo lamentarci se non siamo un grosso numero, siamo all’inizio, il resto alla Provvidenza.
All’inizio, tre mesi fa ho sentito al telefono don Stefano, il segretario dell’Arcivescovo, al quale ho proposto di farci inviare qualcosa, per esempio una lampada, come segno di “gemellaggio” di unione con voi e Gerusalemme, poi non ho avuto modo di avere risposta da parte din don Niccolò che so essere sempre molto impegnato. Questa estate sarò a Genova, dai miei genitori, e con me un confratello polacco, e pensavamo di venire alla preghiera il 9 settembre, potrebbe essere l’occasione precisa per dare il via a questo scambio di preghiere. Voi da Genova per noi e noi in cambio da Gerusalemme.
Ho già scritto lungamente, e forse troppo, spero che questa possibilità sia realizzabile. Aspettando una vostra risposta, vi saluto e vi ricordo un ricordo speciale nella preghiera questa sera, che avremo il nostro terzo e ultimo incontro per questo anno accademico, fino ad ottobre prossimo.
In Don Bosco,

Francesco De Ruvo SDB

Queste parole sono state lette alla preghiera del 9 settembre 2007 da Francesco, il nostro amico salesiano Genovese che era presente col suo confratello Karol. Prima del Vangelo c’è stato lo scambio di 2 candele: una è rimasta qui da noi, l’altra è andata con loro a Gerusalemme, ed entrambi le accenderemo durante le nostre “preghiere di Taizé”, come segno vivo di questo gemellaggio.

“Gerusalemme, città santa, allarga il suo cuore e abbraccia Genova. Da un anno nella città di Gesù la preghiera di Taizé accompagna mensilmente la comunità salesiana e i fratelli e le sorelle delle varie comunità e confessioni religiose presenti. Questa sera vogliamo rendere visibile questo nostro gemellaggio pregando insieme e scambiandoci l’impegno a proseguire nella riflessione e nella preghiera comune durante l’anno. Il Signore della Vita benedica questa iniziativa e dia grazia di testimoniare la nostra fede nei luoghi dove viviamo.”